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  CHI SIAMO

Nella vita di un essere umano c’è un solo obiettivo, talmente semplice da risultare complicatissimo:
lasciare ai propri figli un posto migliore rispetto a quello che si è trovato nascendo.




Caffè Camarca nasce per questo motivo. Roberto Camarca, il fondatore, ha dedicato ai propri figli prima la vita, e ora l’azienda. Prima di iniziare questa avventura, Roberto era un informatico.

Passava la maggior parte delle sue giornate in un ufficio, costantemente alle prese con uno schermo e una routine stakanovista e virtuale che rischiava di sfociare nell’insoddisfazione - non tanto per lui, quanto per i suoi figli: un ufficio fatto di cavi, computer e scrivanie non è il luogo migliore per giocare.

Così Roberto, a quarant’anni, decide che quella vita non fa per la sua famiglia.

Attirato dall’idea di “casa” che può significare una tazza di caffè ben fatta, si rende conto che creare qualcosa di concreto che sia in grado di soddisfare le esigenze di comunanza delle altre famiglie come la sua può essere davvero un giro di chiave nell’ingranaggio della felicità.

Avere un’azienda che produce caffè significa una cosa su tutte: viaggiare.

Esiste qualcosa di più bello che farlo insieme ai propri figli?

Educarli alle differenti culture, abituarli alla diversità delle tradizioni e ai valori di uguaglianza tra uomini di paesi diversi.

Viaggiare sì, ma sempre con la chiara idea di avere una casa a cui tornare, per godersi insieme una buona tazza di Caffè Camarca, piena di tutto l’amore che una famiglia può dare.



  MISSION

Riportare il caffè al posto che più gli appartiene: la famiglia.

La nostra missione è quella di estrarre da ogni chicco la storia del territorio a cui appartiene, impacchettare le emozioni che queste storie trasmettono, per convogliarle in una tazzina sulla tavola di una famiglia.

Viaggiamo, sperimentiamo, selezioniamo le migliori materie prime con l’obiettivo dell’eccellenza.

Nel rispetto del territorio e della sostenibilità vogliamo raccogliere le tradizioni che incontriamo, e dimostrare che in una piccola tazzina di caffè c’è spazio per un universo di valori condivisi.